È un'attività, originariamente concepita in Giappone, che è diventata molto popolare in Occidente, che consiste nel cantare una determinata canzone, seguendone il testo che viene riprodotto su uno schermo e usando la melodia (senza la voce del cantante principale) per vocalizzarlo. La parola vede le sue origini nelle parole giapponesi "kara" (vuoto) e "oke" (abbreviazione di "ōkesutora", che significa orchestra), che significa "cantare nel vuoto". Nel loro paese di origine, la musica era uno degli accompagnamenti più importanti per cene e incontri, quindi era comune per le persone scoprire nuove forme di intrattenimento in queste occasioni.

In America e in Europa questo tipo di attività divenne abbastanza noto, specialmente nei bar, il cui pubblico era principalmente giovane. Principalmente, il cuore del canto del vuoto sono le macchine per karaoke, che consistono in uno schermo, un meccanismo di soppressione della voce, un lettore DVD e un sistema audio. Inizialmente, le macchine avevano un lettore di nastri, ma in seguito fu cambiato con i classici nastri DVD.
Sono stati aperti posti speciali dove è possibile solo fare karaoke, oltre a mangiare e bere. Tuttavia, ci sono altri posti che non sono completamente dedicati a fornire il servizio di karaoke, ma stabiliscono alcuni giorni della settimana per offrirlo. Oggi le macchine sono molto più moderne, con display di grandi dimensioni e ad alta definizione, nonché un suono potente. Allo stesso modo, ci sono concorsi in tutto il mondo per questo e sono persino diventati televisivi.