Dolore, dolore, disgusto che vanno verso profonde caratteristiche sentimentali. Gusto amaro, che non è dolce, acido. Prodotto della delusione del cuore che raggiunge il peccato come veleno contaminante e spazza via i valori più sublimi come l'amore. Si basa e si nutre di pensieri di dolore, negativi e vendicativi senza lasciare il posto al perdono che porta all'odio come radice di ogni dolore e miseria della malattia spirituale.

L'amarezza fa vivere la persona in costante rabbia, rabbia che nel suo risultato diventa un perpetuo risentimento senza guarigione, che amara lo spirito perdendo così la grazia di Dio Padre, vivendo l'esperienza del fallimento come mezzo di vita, fallendo in relazioni interpersonali, questa amarezza è un'eredità che passa di generazione in generazione se non è curata dalla radice dell'inizio, a cominciare dall'amarezza verso i genitori a causa di una disciplina eccessiva e offensiva, ruvida e intransigente, come l'incostanza e la sensazione di abbandono svalutato; Questo a sua volta ha l'effetto di essere i genitori sciolti di una morbidezza nella disciplina o all'estremo della disciplina applicata con più severità ripetendo gli schemi del passato diventando un circolo vizioso di vita senza fine.
L'amarezza porta con sé conseguenze fisiche, mentali, psicologiche e spirituali, quelle fisiche si manifestano in qualsiasi parte del corpo in uno squilibrio chimico, specialmente nello stomaco con ulcere, alta pressione, facendo sì che l'adrenalina emanata da queste emozioni sia dannosa e causi malattie. più grave come il cancro. Questo va dall'interno verso l'esterno, l'emozionale e lo spirituale hanno conseguenze che danneggiano anche l'organismo umano come quelli fisici, uno spirito e una mente malata non avanzano, ristagnano, sono affaticati e producono insonnia e la mancanza di sonno si riflette nella affrontare un rictus permanente in lei, che sta divorando le ossa con l'impossibilità di una relazione d'amore con Dio, diventa dubbi che impediscono lo sviluppo emotivo, spirituale, fisico e psicologico a causa della bassa autostima di se stesso, che non sorride e gli viene impedito di guarire e vivere pienamente.